7.5/10 Brilliant use of Max Richter’s recomposed Vivaldi’s Winter 1 especially the change of instrument from strings to the traditional instruments in Soviet patriotic songs.
Una sensazione di quotidianità nel scenario straordinario, con azioni e dialoghi ben fatti e disegnati per motivi soggettivi. Una combinazione della realtà e dell’astrazione. La statualità negli istanti fluidi (almeno sembrano così) .